STORIA

Circolo Astrofili Trezzano: L’inizio.


Gennaio 2015, Punto Expo, Trezzano sul naviglio. Alla fine del suo intervento, Giorgio Betti ha espresso pensiero che mi ha ovviamente reso felice. 
Giorgio ha posto l’attenzione sugli eventi che sono divenuti sempre più interessanti (e quello di Giorgio, per Giove, lo è stato davvero); l’attività del Circolo che a detta di molti è culturalmente rilevante, la crescita della nostra associazione aiutata dal fatto che chi vi transita, tolto un certo ricambio che è naturalmente fisiologico, tende a rimanervi. La premessa del discorso del conferenziere voleva sottolineare l’impegno del sottoscritto; non so se si è capito, ma mentre aprivo il sacchetto con il notturlabio, che Giorgio ha voluto donarmi, camminavo ad una spana da terra; davvero per me è stato un bel momento, non posso negarlo, ed il buon Giorgio mi ha preso totalmente in contropiede; bene, due punti per lui. Felice come una Pasqua per l’andamento della serata (sembrava che nemmeno l’eventuale l’entrata in funzione dell’impianto antincendio potesse far sgombrare la sala) ripensavo alla strada che abbiamo percorso insieme, e poi ho fatto alcune riflessioni, che voglio condividere. Come Presidente dell’associazione è vero che l’impegno non è trascurabile, ma è altrettanto vero che raccolgo il plauso di un lavoro di squadra, a partire dal direttivo e soprattutto nella gestione contabile da parte di Silvia; magari non si nota, ma c’è! Il mio impegno personale è alimentato dalla risposta sempre entusiastica da parte del CAT alle iniziative proposte; nulla sarebbe poi possibile senza l’impegno costante dei soci che presenziano alle iniziative, magari dopo una giornata di lavoro per i più giovani, e comunque a tarda ora per chi ha qualche capello bianco in più, ma non esita a proporsi per aiutare. In questo senso, posso affermare che molti soci hanno dato al CAT più di quanto ricevuto. A questo punto volevo condividere la nostra storia, anche se alcuni la conoscono, ma mi sembra giusto raccontare ai soci recenti la fortunata serie di eventi che ha portato alla nascita della nostra associazione.
Legalmente il CAT nasce nel Luglio del 2014, ma come gruppo di amici opera dal lontano 2007. La sua storia nasce però in un passato ancora più remoto: è Giuliana Fareri, allora coinvolta nella Pro Loco, che contatta un piccolo ma preparato gruppo di Astrofili di cui ignoravo l’esistenza, e li convoca al Centro Socio Culturale per una conferenza, cui seguirà un’osservazione del cielo. Il conferenziere è sicuramente preparato, in quanto però a stimolare l’osservazione del cielo, dire che pessimista è un eufemismo; “Questo non lo potete vedere da Trezzano, quello nemmeno, le nebulose? Dalle montagne sì, ma solo in fotografia. “ Sono bravi, vedo le immagini che realizzano, e devo dire che sono avanti 10 anni, io realizzo ora ciò che facevano loro nei primi anni 2000, ma a mio avviso mancano un pò, per così dire, di sex appeal! Allora mi presento alla signora in questione, e la informo che qualche astrofilo c’è anche a Trezzano. Partecipo anch’io all’osservazione pubblica con il mio telescopio. E accadono due cose: Silvia che tormento da anni con la mia passione per il cielo, inizia ad avvicinarsi all’astronomia. La Sig. Ra Fareri mi chiede di organizzare un corso di astronomia per la Pro Loco. Temporeggio, e passano due anni, tra me è me mi dico “ Ma a chi vuoi che interessi?” Ma una promessa è un debito, e all’ennesima richiesta mi sbilancio.” Va bene Giuliana, adesso inizio a lavorarci.” Compro un PC portatile (mi servirà anche per la fotografia astronomica). M’iscrivo ad un corso di Power Point all’Unieuro, il grande store di informatica. Non sono un genio del computer, ma se senza aver mai visto una tastiera, ho gestito l’informatizzazione del mio negozio, non dovrei avere troppe difficoltà. Ed eccomi ritornato su un banco di scuola; a suo tempo da studente non me la cavavo male. L’insegnante presenta il software e ne illustra i comandi principali, poi dà una serie di esercizi… prima un vago senso di inquietudine; sono bloccato completamente, mentre le mani dei miei compagni di corso volano sulle tastiere. Poi lo sconforto quanto mi rendo conto che tutti hanno finito, ed io sono ultimo.. ultimo! Non solo ultimo, ma termino mezzora dopo tutti gli altri, restando solo nella sala, con l’insegnante in paziente attesa. Ok, è come il Basket. La prima partita che disputai vide la mia squadra ( avevo 13 anni) sconfitta 125 a 12. Per fare un esempio, un po’ come il generale Custer a Little Big Horn, una disfatta completa. Ma questo non mi impedì di continuare e le vittorie , più avanti, arrivarono. Termino il corso, non senza fatica ed inizio a lavorare alla prima conferenza, mentre coinvolgo due amici che già mi affiancano nelle osservazioni nelle scuole, Silvio Margutti e Giovanni Vitali; già, perche se è vero che il CAT ancora non esiste, le osservazioni nelle scuole di Trezzano sono già una realtà. E’ primavera del 2007. Sarò io a tenere la prima conferenza, sull’argomento che mi appassiona da sempre; lo sbarco sulla Luna. Arriva la serata fatidica alla Casa Delle Associazioni, ed accade l’inimmaginabile: la sala è piena , e c’è gente in piedi. Ed adesso che faccio? Mi tremano le gambe, affatto certo di essere pronto. Inizio un pò timidamente, zoppicando, poi mi rendo conto che nella sala c’è un silenzio innaturale. Intuisco, ed è una sensazione che riproverò in seguito, che il pubblico è interessato e segue con attenzione, trovo il ritmo giusto, ( la tensione prima della partita, il primo tiro, la palla che prende il primo ferro, rimbalza, ma entra!) ed è fatta. A fine conferenza una valanga di domande, ed alla fine si iscrivono al corso una ventina di persone. E ‘ un successo! Il corso continua con gli altri conferenzieri, siamo felici. Avevo chiesto un piccolo contributo per offrire una pizza ai due conferenzieri, li invito più volte fine corso. Devo anche dar loro le targhe, ad imperituro ricordo che la Pro Loco ci ha dato, una a testa, come ringraziamento. Non verranno mai; le targhe giacciono ancora dimenticate nella mia taverna. Giuliana Fareri ha però fiutato “l’odore del sangue” , ed incalza: “ Ma perché non fondi un’associazione di astrofili?” Altri dubbi, ma il tarlo ormai si è insediato, mi vedo sull’orlo di un baratro.. che faccio, ci salto dentro? E’ Silvia a spingermi giù, con forza! “ Allora, la facciamo questa associazione o no???!! È Iniziata così, convochiamo i corsisti , vengono una quindicina di persone e facciamo la proposta. Aderiscono tutti! Leggo anche una lettera di un amico di un mio amico, che fa parte di un circolo della provincia di Lecco, che è venuto a sapere del nostro corso e ci chiede se vogliamo collaborare insieme. “Caspita”, esclamo,” non siamo ancora nati, ed abbiamo già degli amici!” E l’Ingegnere Dino Pezzella diventerà il nostro più potente alleato, nonché un mio amico, cui sono legato da profondo affetto. Ad ottobre 2007 la nascita ufficiale del gruppo. Non abbiamo nulla, una quindicina di quote delle prime iscrizioni ; iniziano subito le conferenze e le osservazioni sociali. Di quel primo gruppo, alcuni sono ancora al CAT. In seguito abbiamo attirato altri astrofili, anche più preparati, e magari i “pionieri” del CAT, alcuni per timidezza, se ne stanno un po’ in disparte, ma giocarono in quei primi anni difficili, un ruolo determinante. Senza il loro entusiasmo il CAT, probabilmente, non esisterebbe. Giusto quindi dividere con loro l’apprezzamento che Giorgio, questa sera, ha voluto rivolgermi. Eccoli:
Angelo Turati, Antonio Riva, Clelia Sassano, Giancarlo Gallucci, Lucia Melissari, Mario Crespi, Mauro Merzaghi, Silvia Gervasoni. La seconda generazione di astrofili vide il reclutamento dell’attuale consiglio direttivo, cui fanno parte Massimo Fassini ed Edoardo Astori, Sergio Franceschini, Davide Mascoli, Mila Ferrari e Telesforo Barbieri, il timidissimo e preparatissimo Mauro Merlotti e Giorgio Betti, Patrizia Bugli. Due vettori ad “ alta Potenza”, che hanno spinto il CAT in orbita sono sicuramente stati Valerio Grassi e l’astro fotografo per eccellenza, Valerio Zuffi. Dopo averlo tormentato per anni, nella “ trappola “ del CAT è caduto in pieno anche l’amico Alberto Ghiotto. Altri soci si sono avvicinati alla nostra associazione e ne sono divenuti membri attivi, Alessandro Marchesi e Alessandro Busetto, Stefano Tosi, Giovanni Spolti e Giovanni Varieschi, Pamela Lombardo, la famiglia Ferraioli, Roberto Maggio, non posso citarli tutti, anche perché il numero cresce di continuo, e l’aiuto ricevuto è estremamente prezioso. Divido quindi con tutti voi il plauso ricevuto, ed in particolare, a quei primi pionieri.. abbiamo creato qualcosa di davvero bello. Il mio rammarico è di riuscire a salutarvi a stento alle riunioni del CAT, ma statene certi, nei miei pensieri ci siete sempre. Adesso , ci sarete anche in quelli dei nuovi soci.


Norberto Milani, con orgoglio.

Presidente del Circolo Astrofili Trezzano.